Sesso e telefono, fate attenzione!
1 proprietario di smartphone su 4 ha dichiarato di avere usato almeno una volta la videochiamata per fare sesso telefonico ma su quelli che ...
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1 proprietario di smartphone su 4 ha dichiarato di avere usato almeno una volta la videochiamata per fare sesso telefonico ma su quelli che hanno spedito una foto sexy, ben il 9% ha sbagliato numero
Potere della tecnologia, di creare nuovi canali comunicativi e allo stesso tempo di svelarne i contenuti e le trasmissioni con maggiore evidenza e immediatezza. E’ ciò che emerge da una recente ricerca che riguarda il rapporto tra sesso e tecnologia o meglio tra sesso e utilizzo degli smartphone.
La videochiamata, gli mms sono l’ultimo strumento avanguardistico, che mostra, invece di lasciar solamente alle parole, la comunicazione tra persone. Infatti c’è chi ha colto subito le potenzialità visive insite nel mezzo di accendere con lo sguardo situazioni erotiche e piccanti. Secondo la ricerca commissionata da GoodMobilePhones, su giovani dai 18 ai 30 anni, la videochiamata è certamente molto utilizzata, se 1 proprietario di smartphone su 4 ha dichiarato di avere usato almeno una volta la videochiamata per fare sesso telefonico.
E la motivazione principale non è, nella maggior parte dei casi, la distanza dal partner. Quindi è proprio la rottura della consuetudine ad attrarre i video-amanti, oltre al classico 'vedo ma non posso toccare e quindi mi eccito', declinazione moderna del voyeurismo da buco della serratura. Poi ben 2 intervistati su 3 hanno spedito una loro foto sexy tramite telefono. In circa il 30% dei casi, perché sentivano la mancanza del partner, ma in quasi metà dei casi per fare colpo sul destinatario. L’aspetto più bizzarro, e sfortunato della faccenda è il fatto che, di quelli che hanno spedito una foto sexy, ben il 9% ha sbagliato numero, inviando la foto alla persona sbagliata. Gli autori della ricerca hanno commentato: “È un po’ un rischio mandare la propria foto tramite telefono”.
E’ il solito complesso problema riguardante l’utilizzo della tecnologia per scopi poco ortodossi, un mezzo che, nelle mani della distrazione consueta in cui tutti incappiamo almeno una volta al mese, si trasforma in strumento potenziale di confessione suicida, o di un tradimento, o di un desiderio che se rivolto a una persona con la quale si ha poca confidenza può risultare sgradito e inopportuno. Quindi cosa fare? Mani in tasca, occhi bassi, limitate questi giochi erotici a terreni un po’ più sicuri tipo il computer, o il vecchio sesso telefonico tramite parole.